"Belle, brave, note. Ed estrose. Laura Gorna, violino, CeciliaRadic, violoncello, LauraManzini, piano. Ossia l'Estrio. Il nome gioca con le assonanze e i richiami. Come in un gioco di echi e di consonanze... Di estro le tre musiciste ne hanno parecchio. Che si aggiunge ad una tecnica senza zone d'ombra, una fusione tra differenti modi di interpretare l'eloquio musicale e una bellezza di suono non comune. Il violino di Gorna, il violoncello di Radic, persino il pianoforte di Manzini hanno un timbro specifico, ma poi queste tre caratterizzazioni si fondono in un omogeneo flusso sonoro e in una abilità espressiva che consente alle tre di affrontare addirittura un monografico appuntamento con la musica del Novecento. Con ironia la serata per la Società del Quartetto e che coincideva con la Giornata internazionale della donna parafrasava, mutandolo, il titolo di un romanzo di Françoise Sagan: "Aimez-vous Brahms?". Sostituiamo il pacioso Johannes con uno dei più eleganti e raffinati compositori del Novecento ed ecco l'appuntamento con il francese Maurice Ravel. "Aimez-vous Ravel?". L'Estrio al pubblico che riempie la Sala grande del Comunale propone un Ravel carico di tensioni,di esuberanza, di "joie du vivre", di allegria e di passione.
L'intesa è perfetta anche quando il violino di Laura Gorna si accorda ai timbri del pianoforte di Laura Manzini, nella famosa Sonata in sol maggiore.
Infine, il Trio in la minore, in cui piano, cello e violino grazie alla sensibilità femminile acquistano eleganza, morbidezza, grazia e uno squisito bel suono. Tra brio e fuoco, un gradimento senza riserve, come gli applausi calorosi, suggellati da un bis di Germaine Tailleferre."
Eva Purelli - Il Giornale di Vicenza 13/3/2012
 
“[…] Le tre Grazie dell’antica mitologia greco-latina sono scese ieri sera 25 febbraio dall’Olimpo e si sono presentate a noi mortali a Vercelli, nelle vesti delle tre strumentiste che nel 2005 hanno fondato l’Estrio: Laura Gorna (violino), Cecilia Radic (violoncello) e Laura Manzini (pianoforte). Il dono da loro portato agli uomini è stata l’esecuzione, accompagnata dalla Camerata Ducale diretta da Guido Rimonda, del Triplo concerto per violino, violoncello e pianoforte op.56 in Do maggiore di Beethoven, […] L’esecuzione dell’Estrio è stata esemplare sotto ogni profilo: perfettamente affiatate e tecnicamente ineccepibili, le tre interpreti hanno dato vita ad un sapiente intreccio delle voci strumentali, in cui il vigore del Maggini della Gorna e la calda, densa fluidità del Bernardel della Radic non hanno mai sopraffatto il suono esatto e pieno delpianoforte. Per noi il più alto risultato espressivo è stato raggiunto nel Largo centrale, con il tema melodicod’apertura suonato meravigliosamente dal violoncello, capace di restituire al meglio l’incantevole dolcezzadel La bemolle d’impianto e svolgendo l’intero movimento in un’atmosfera trasognata di intimo lirismo. Nel congedarsi dal pubblico, L’Estrio ha offerto un bellissimo bis, il Terzo tempo del Trio di Clara Wieck Schumann, di palpitante tenerezza e struggente malinconia (perché lo si sente eseguire così di rado?) che ha strappato ai numerosissimi presenti un lungo, riconoscente applauso […]”
Bruno Brusca - Corrierebit, 26/2/2012
 
“[…] il suo trio (Germaine Tailleferre n.d.r) è apparso in tutta la sua lucentezza, grazie alla esecuzione impeccabile che Estrio ne ha offerto (Ravel, Chausson). Esecuzioni tutte apparse stilisticamente impeccabili, sincere e realizzate con un totale fecondo accordo fra le tre esecutrici. Pubblico entusiasta […]”
Nicola Sbisà - La Gazzetta del Mezzogiorno 24/3/2011
 
“[…] Estrio propone un percorso erratico fra le composizioni di lei e di lui. Nasce così un concerto teatrale che è stato ospitato nella rassegna I Concerti del Quirinale di Radio Tre.  Affidato a delle interpreti che convincono ed appassionano […]”
Sandro Cappelletto - La Repubblica 3/2/2011
 
“Sottilmente inquietanti nell’imprendibile trio numero due di Shostakovich, fra oasi liriche, strappate e pizzicati e innumerevoli sonorità diverse del pianoforte, dove però la confusione dell’universo è ricapitolata in gesti musicali che la rendono vitale in una volontà scatenata, appassionatamente soavi nel toccante trio numero due di Schumann, dove però la bellezza romantica s’affaccia a un infinito sogno irrealizzabile, le ragazze dell’Estrio, Laura Gorna, violino, Cecilia Radic, violoncello, Laura Manzini pianoforte, firmano un disco esemplare e intensissimo.”
Lorenzo Arruga - Il Giornale
 
“[…] Estrio ha dato vita alla perla del catalogo cameristico del compositore tedesco, il trio in re minore op.49 (di F. Mendelssohn n.d.r), incantevole il tema del violoncello tracciato da Radic nel primo movimento, per non parlare di quello enunciato dal pianoforte nel magnifico Andante […] Davvero appassionato il finale […] 
Roberto Codazzi - il Giornale di Cremona13/3/2009
 
“[…] ogni strumento (nel trio op.67 di Shostakovich, n.d.r.) si distingue e sa imporsi con una sua autorevolezza non scevra da una complessità armonica e virtuosistica: abilità superate dal violino di Gorna brillante e intenso, da un cello (Radic è anch’ella dell’est e sa cogliere certi tipici “respiri”) appassionato ed ironico e da un pianoforte con pienezza di suono, intenso senza esagerazioni e con fluidità estrema. Anche l’espressività delle tre interpreti ha saputo coinvolgere l’intera platea generosissima nel tributare loro grandi applausi […]”
Eva Purelli - Il Giornale di Vicenza 20/10/2007
 
“Nei giardini di Villa Rufolo, a Ravello.. tre belle creature femminili han provveduto, inanellando immagini geniali e sentimenti accorati nell'interpretazione del più intimo ed acceso sodalizio dell' Ottocento musicale, quello tra Robert Schumann, la moglie Clara ed il devoto Johannes Brahms.
Di tutt'e tre, l'affettuosa violinista Laura Gorna, la toccante violoncellista Cecilia Radic e la provvida pianista Laura Manzini, musiciste tecnicamente ineccepibili ed artiste in grado di turbare e di rasserenare che suonano col nome di Estrio, hanno eseguito una composizione, arrivando nel terzo tempo del trio di Clara ad una tenerezza, composta e palpitante insieme, indimenticabile […]”
Lorenzo Arruga - Il Giornale 11/9/2007
 
“[…] nell’ultimo dei tre concerti si è fatta la conoscenza dell’eccellente Estrio..Eseguendo il trio op. 80 hanno colto perfettamente lo spirito e il suono di Schumann: lo scatto improvvisatorio e l’abbandono lirico si susseguono con naturalezza: i due archi cantano a dovere e il pianoforte li asseconda con suono pieno, morbido e sfumato; l’assieme acquista la sintesi atmosferica necessaria perché si sprigioni la poesia di questo mondo romantico in continuo movimento... Brave... applausi meritati […]”
Paolo Gallarati - La Stampa 3/6/2006
 

“[…] ecco le fanciulle di Estrio, una felice combinazione di temperamento, fantasia e tecnica inossidabile […]”
Anna Franini - Il Giornale 6/9/2010
 

“[…] Il giovane eccezionale trio ha sfoggiato tecnica straordinaria e perfetto affiatamento sin dalle prime note […] Gorna, Radic e Manzini sono musiciste di grande carattere […] Il risultato è ad alto impatto emotivo […]”
Alberto Rochira - Il Piccolo 19/2/2007
 
“[…] Estrio è sentimento, potenza, tecnica.. E se l’aspetto che più colpisce ascoltandole è la perfezione della linea d’assieme, c’è da dire che ognuna delle componenti del trio “rosa” ha un contorno stilistico ben definito […]”
Daniela Bonitatibus - Il Gazzettino 19/2/2007
 
“[…] Estrio sfoggia un suono vigoroso e teso che si attaglia in ogni momento alla poetica di Ravel. L’interpretazione che ne risulta lascia ammirati gli ascoltatori che alla fine esplodono in entusiastici applausi […]”
Sergio Zolli - Messaggero Veneto 20/2/2007
 
“[…] La poesia è donna, l’arte è donna, la musica, soprattutto è donna. L’ha dimostrato ieri sera al ponchielli Estrio […] un mix vincente che ha conquistato il pubblico. La matematica sia sa  è una scienza esatta: se metti insieme una delle migliori allieve di Accardo, una delle pupille di Filippini e una delle discepole di Canino il risultato non può che essere entusiasmante […]”
Roberto Codazzi - La Provincia 31/1/2007
 
“[…] Pagine dalla struttura particolarmente equilibrata e intensa che le tre straordinarie interpereti (meritatissimi i calorosi applausi che il pubblico ha tributato loro nel corso di tutta la serata) hanno proposto attraverso un’affascinante, attenta e accattivante lettura […]”
Eleonora Olivi - La Cronaca di Cremona 31/1/2007
 
“[…] che intonino le impervie sublimità di Shostakovich o la morbida sensualità di Piazzola; che si lascino guidare dalla classe jazz di Chick Corea o dalla sinestesia dionisiaca di Ravel, le tre straordinarie musiciste, come tre maghe Circe, ci trasformano, ci accompagnano in aree di ascolto celesti e pure così terrene, corporali, mediterranee, vive e vitali […]”
Corriere Adriatico 14/7/2005
 
“[…] Scena aperta e applausi solo per le protagoniste […] pubblico letteralmente rapito dall’interpretazione del complesso cameristico […]”
Caterina Lucchetti - Il Messaggero 7/2005
Press
6 maggio L'Aquila - Estrio e Sonia Bergamasco in "Pochi avvenimenti, felicità assoluta" - Musiche di Clara e Robert Schumann - info
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